Ortiche: pizzicano ma fanno bene

La primavera è la stagione in cui regnano sovrane le erbe da campo se cosi vogliamo chiamarle. Cominciano le prime belle giornate dopo un lungo inverno e la voglia di stare all’ aria aperta e fare qualche passeggiata sotto il sole primaverile è ormai tanta. Ecco che si cominciano a vedere sempre più persone che camminano e ogni tanto si fermano a raccogliere qualche erbetta qua e la con cui fare dei deliziosi piatti a costo zero. Ovviamente questo avviene nelle campagne e dove la Natura è ancora molto presente. Nelle grandi città è meno possibile far ciò ma nessuno vieta di poterle comprare dal proprio fruttivendolo di fiducia.

Oggi vi vogliamo parlare delle ortiche. Forse non tutti lo sanno ma l’ ortica ha una grandissima tradizione nel mondo dell’ erboristeria in quanto la si potrebbe definire anche una pianta medicinale. Nei tempi antichi ad esempio era davvero molto usata soprattutto per curare i reumatismi causati dall’ avanzamento dell’ età.

Ma cominciamo dalla base, ovvero come si deve raccogliere l’ ortica senza avere poi delle conseguenze orticanti? Innanzitutto dovete tenere presente che a dover essere raccolti sono i germogli nuovi. Mettetevi un bel paio di guanti che vi protegga le mani, poi un paio di forbici e poi potete cominciare la vostra raccolta. Una volta raccolte ricordate sempre che devono passare almeno 12 ore prima di poterle utilizzare in modo che perdano il loro potere urticante. Le potete mettere in acqua oppure lasciare seccare a testa in giù nel caso vogliate usarle per qualche infuso.

Per inserirle nei vostri piatti invece basterà sbollentarle un po’ per poi farne un ottimo risotto, una frittata, un ripieno per la pasta fresca o per un polpettone. Le ortiche sono depurative e ottime per contrastare i dolori muscolari e reumatismi.

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