Luce blu: cosa c’è di vero?

Ormai si sono letti milioni e milioni di articoli sulla luce blu a cui ogni giorno siamo soggetti a causa del sempre più frequente utilizzo di smartphone e computer.

Ma cos’è realmente questa luce blu?

E’ tutto vero quello che si legge od è solo una propaganda che porterà ad una vendita maggiore di occhiali da vista?

Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Prima di tutto bisogna dire che la luce blu esiste davvero.

Infatti, gli schermi dei diversi dispositivi tecnologici producono un eccesso di questo tipo di luce, che però viene emessa anche dal semplice sole quindi non è una cosa del tutto specifica della tecnologia.

In secondo luogo dobbiamo capire che la luce blu in realtà si divide in diverse sfumature e categorie:

  • luce blu turchese. Non è affatto dannosa, anzi potrebbe anche facilitare il relax ed il riposo;
  • luce blu viola. Questa, invece, può portare ad alcune controindicazioni. Infatti può portare allo sviluppo di malattie come la maculopatia degenerativa legata all’età, alla cecità e ai danni alla retina.

Le due tipologie di luci non sono facili da distinguere in quanto sono pressoché identiche. Le differenze infatti sono davvero minime e solo con esami ed attenti studi si può davvero avere la sicurezza di che tipo di luce si ha di fronte.

Il consiglio generale è quello di fare una bella visita oculistica, che di base fa sempre bene, e poi parlare con l’oculista di questo argomento in modo da capire se si è a rischio di qualche danno o meno.

Al giorno d’oggi si tende sempre di più a fare occhiali che siano adatte anche alla visione di schermi e dispositivi tecnologici.

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