Tassa su merendine e bibite gassate: verità o bufala?

Da qualche settimana c’è una voce che afferma che molto presto arriverà una tassa per chi acquista merendine e bibite gassate.

E’ già ben noto da tempo come avere uno stile di vita sano fatto da alimentazione equilibrata ed una buona parte di attività fisica sia alla base per stare bene con se stessi ed in salute, ma sarà vero che questa tassa esisterà od è solo una voce di corridoio ascoltata male?

L’idea è stata lanciata dal ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti con la quale avrebbe pensato di aiutare così i tanti giovani studenti che ogni giorno si portano a scuola schifezze e merendine varie. Inoltre, sarebbe anche un ottimo modo per risanare un po’ di quel famoso debito che ci portiamo appresso da parecchio tempo.

In pratica, questa tassa su merendine e bibite gassate avrebbe due obiettivi principali:

  • impostare un’alimentazione il più sana e corretta possibile
  • restituire ben 3 miliardi di euro al settore dell’istruzione da investire in risorse e miglioramenti

Il tutto non è ancora stato deciso ed è ancora tutto in fase di proposta quindi è presto per parlare di vera legge e cambiamento.

Bisogna dire, però, che in altri paesi europei, soprattutto quelli nordici come la Finlandia e la Norvegia, questa tassazione già esiste, e da oltre 20 anni.

Non solo queste due nazioni però, perché moltissimi altri paesi hanno deciso di mettere una tassazione più alta verso merendine e prodotti con un alto contenuto di grassi saturi.

Questo cambiamento in alcuni casi ha portato all’esito desiderato, in altri invece non si è visto nessun tipo di miglioramento in merito. E l’Italia cosa deciderà?

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