Radici in cucina, perché usarle

La cucina è una continua innovazione, un misto tra tradizione e novità.

La sperimentazione non ha limiti quando si parla di cibo. Ingredienti che vengono mescolati tra loro e che danno vita a sapori nuovi ed unici. Inoltre la cucina, se fatta nella giusta maniera, è anche il miglior metodo per prendersi cura del proprio corpo. D’ altronde si dice che noi siamo ciò che mangiamo.

Ecco quindi che le radici grazie al loro gusto particolare e soprattutto grazie alle loro caratteristiche e proprietà nutritive sono un ingrediente davvero perfetto e dovrebbero essere molto più conosciute ed usate.

Ecco quindi che abbiamo pensato di farvi partecipi della conoscenza delle principali radici utilizzabili nella propria cucina per dare un tocco in più ai piatti e anche un contributo valido alla nostra salute.

Zenzero. Sicuramente la radice per eccellenza. Grandi poteri antinfiammatori e antiossidanti. Molto utile per digerire e anche nelle diete dimagranti.

Curcuma. È veramente ricca di ferro e potassio ed ha un potere antidolorifico.

Ginseng. Altra radice conosciuto ma forse non cosi a fondo come merita. Ha un’ azione tonica ed anti depressiva. Riduce i livelli di glicemia e colesterolo. Perfetto da usare per tisane oppure grattugiato.

Rafano. Non molto conosciuto ma è davvero ricco di vitamine. Aiuta e stimola la circolazione sanguigna ed aiuta anche la digestione. Perfetto da grattugiare nei piatti di carne e per preparare la famosa salsa cren.

Prezzemolo. Ebbene si il prezzemolo non si usa solo con le foglie tritate ma si può consumare anche la sua radice. Assomiglia ad una carota bianca ed è molto gustosa. Può essere fritta o bollita ma è perfetta anche per fare una specie di purè. È una vera miniera di potassio.

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