Le tasse più assurde esistenti

Le tasse sono un argomento su cui si discute davvero molto. Tanto odiate dai cittadini e forse un po’ amate dallo Stato.

Fatto sta che le tasse non esistono solamente in Italia ma esistono in tutto il mondo, ed alcune sono davvero surreali e ridicole.

Vi vorremmo far conoscere alcune tasse esistenti in altri paesi esteri cosi da rendervi conto che forse non siamo solo noi a doverci ribellare ed arrabbiare.

  • Uganda. Proprio dal 1 giugno 2018 è stata inserita una nuova tassa e va a colpire l’uso dei social. Ecco che i cittadini per usare social come facebook, twitter, whatsaap, ecc dovranno pagare una tassa giornaliera di 200 scellini, ovvero 5 centesimi per il nostro euro.
  • Caracas. Qui la tassa tocca un tasto importante, ovvero il respiro. Per salire in uno degli aerei dell’aeroporto a Caracas dovrete pagare una tassa di 20 euro per  compensare il costo del sistema di filtraggio dell’aria installato in aeroporto.
  • Svezia. La Svezia invece si è inventata la tassa sui nomi dei bambini. In questo paese infatti i genitori prima di dare un nome ai propri figli devono ottenere l’approvazione dall’agenzia fiscale. Se l’approvazione non avviene si può ricevere anche una multa pari a 500 euro. Nomi respinti fino ad ora sono stati a esempio Ikea, Allah e Brfxxccxxmnpccclllmmnprxvclmnckssqll.
  • Alcuni paesi dell’Ue hanno pensato di mettere anche la tassa per le flatulenze delle mucche. Ebbene si avete capito bene. Le flatulenze delle mucche infatti avrebbero una parte di metano all’interno portando cosi ad una maggiore quantità di gas nell’aria. Pensate che in Danimarca si deve pagare 100 euro per ogni mucca.

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