Bullismo: cosa c’è da sapere

Il bullismo è sicuramente una situazione più che attuale.

Forse, a dire il vero, è sempre stato presente nella nostra società, ma il livello a cui stiamo arrivando purtroppo è davvero preoccupante.

Sempre di più i ragazzi che si tolgono la vita perché presi di mira da alcuni bulletti della scuola. E questa cosa deve assolutamente finire.

Le campagne volte a sensibilizzare sull’argomento sono davvero moltissime e un qualcosa stanno smuovendo. Ma ancora non basta.

Ma noi siamo sicuri di sapere proprio tutto sull’origine e sull’evolversi del bullismo?

Scopriamo insieme.

  • Statistiche. Si conta che la fascia d’età maggiormente colpita è quella che va dai 11 anni fino ai 17 anni. In particolar modo dai 11 anni ai 13, tra l’altro la fascia d’età più critica in assoluto.
  • Etimologia. La parola bullo, prima del 17° secolo, era davvero positiva in quanto stava ad indicare un tesoro, una cosa preziosa. Oggi invece sta ad indicare un atteggiamento di sopraffazione sui più deboli.
  • Studio. Il mondo del bullismo è studiato dal 1973, ovvero da 45 anni. In questi anni sono state riscontrate sei forme di bullismo: bullismo generico, bullismo verbale, bullismo esclusione sociale, bullismo fisico, bullismo sia verbale che fisico, bullismo molto aggressivo.
  • Intelligenza. Si pensa che i bulli siano dei ragazzi poco intelligenti. Sicuramente non sanno comportarsi ma questo non significa siano stupidi.
  • Risposta. Ma come bisogna rispondere ad un fenomeno di bullismo? E’ meglio procedere lasciare stare od agire? Sicuramente bisogna agire, ed anche al più presto.
  • Infelicità. Per quanto sembra impossibile da credere il bullo e la vittima hanno un punto in comune: entrambi sono infelici.

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