Non ho l’età: forse è proprio vero

Gigliola Cinquetti nel lontano 1964 cantava una canzone ancora molto famosa “Non ho l’età”.

Forse, la cantautrice, ci aveva visto proprio giusto.

La scienza, infatti, ha studiato come il progresso e l’evoluzione di ogni singolo uomo abbia i suoi tempi specifici.

Sembra proprio che il nostro corpo abbia un orologio interno pronto a definire anche la scansione di eventuali eventi e competenze nella nostra vita.

Detta cosi, forse, non è molto comprensibile quindi passiamo subito al nocciolo del discorso per comprendere al meglio tutto questo.

  • Imparare lingue nuove. L’età migliore per imparare una lingua sembra essere dai 0 ai 8 anni. Dopo questa età, la capacità di assimilare una lingua senza fatica tende a diminuire anno dopo anno.
  • Soddisfazione. C’è un tempo anche per essere soddisfatti e sembra essere a 23 anni ed a 69 anni.
  • Creatività. Anche la creatività e l’inventiva ha il suo tempo e l’età migliore sembra essere attorno ai 25 anni.
  • Scacchi. Anche per quanto riguardo il gioco degli scacchi c’è un tempo per vincere e per perdere. L’età in cui si raggiunge l’apice è attorno a 31 anni. Bisogna dire, però, che alcuni dei migliori rappresentanti hanno cominciato a vincere a soli 22 anni.
  • Forza. La forza è una caratteristica che va a crescere fino a raggiungere l’apice a 25 anni, per poi scendere lentamente e gradualmente con l’avanzare del tempo.
  • Memoria. Si sa, più si va avanti con l’età e più difficile è ricordare le diverse nozioni ed informazioni. Un po’ lo stress, un po’ i mille impegni, un po’ l’attività celebrale che invecchia porta ad avere la migliore memoria a 22 anni, per poi diminuire piano piano.

Ovvio che, ci sono casi eccezionali di talento puro e dedizione. Insomma, casi che diventano l’eccezione che confermano la regola.

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