Misurare l’allenamento con la scala Borg

L’ allenamento può essere più o meno intenso. La sua intensità ovviamente varia anche da persona a persona in quanto una persona ben allenata ha una soglia di sforzo più elevata rispetto ad una persona sedentaria ed ai suoi primi allenamenti.

Controllare e sapere il livello dell’ intensità dell’ allenamento però ha una grande importanza sia a livello amatoriale per capire come migliorare sia a livello professionale in quanto non solo ti da un quadro completo sul lavoro che si sta svolgendo ma ti fa anche capire quale sia il livello della forma dell’ atleta magari in imminenza di qualche competizione importante.

Sono parametri che per un neofita non risultano essere importanti ma che in realtà possono fare la differenza.

Misurare un allenamento nella sua intensità non è facile in quanto i parametri e le considerazioni sono molte da fare, inoltre bisogna sempre tenere a mente anche l’ aspetto soggettivo che varia da persona a persona.

In aiuto però viene la scala Borg creata dal dottore Gunnar Borg già negli anni 50.

Con questo scala ci fu anche la scoperta che anche da un giorno all’ altro la condizione dell’ atleta può cambiare a causa di poco riposo, problemi stressanti o altor. Insomma la scala Borg ha aperto notevoli scoperte importanti nel campo dell’ allenamento sportivo.

La scala Borg è composta da 15 numeri che vanno dal 6 al 20 e che variano a seconda dello sforzo fisico che l’ atleta esegue.

Per calcolare lo sforzo fisico si misura la frequenza cardiaca che va dai 60 battiti al minuto a riposo a 200 battiti al minuto in caso di grande sforzo fisico.

La scala Borg poi è anche un notevole aiuto per migliorare la gestione dello sforzo durante l’ allenamento e di conseguenza anche durante la competizione.

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