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Congiuntivite e covid, c’è correlazione? La risposta degli oftalmologi

La congiuntivite è un campanello d’allarme?

Sembra una fake news ma non lo è, parola di oftalmologi: il covid si può individuare dagli occhi.

Ma non solo, il bruciore può essere un sintomo determinante per prendere in tempo la malattia.

Secondo il Soi, (Società Oftalmologica Italiana), i sostanza, una importante spia del contagio potrebbe essere proprio la congiuntivite.

Un po’ come l’abbassamento della vista per la sclerosi multipla e così via.

Come noto, del resto, la congiuntivite e, in generale, il bruciore agli occhi è uno dei numerosi sintomi del coronavirus anche se tutti si concentrano su tosse, raffreddore e, soprattutto, febbre.

Riconoscere il covid dalla congiuntivite

“A volte succede che in una percentuale di pazienti il primo sintomo dell’affezione da coronavirus sia una congiuntivite virale – spiega il presidente della Soi, Matteo Piovella -. Quindi siccome normalmente le persone sottostimano una congiuntivite e magari si fanno vedere da un medico oculista dopo una settimana, dieci giorni, è importante che, differentemente dalle abitudini di prima, si facciano visitare in un tempo adeguato, in modo che se specificatamente esiste una congiuntivite da coronavirus ci si possa proteggere anche nei confronti della malattia”.

Le differenze tra congiuntivite batteria e virale

La grossa differenza da rilevare è tra la congiuntivite batterica e quella virale. La prima è quella classica: normalmente interessa tutti e due gli occhi, che in genere sono estremamente arrossati. Di solito ci si sveglia la mattina con gli occhi appiccicati da una secrezione di colore giallastro, tanto che le persone spesso fanno una certa fatica ad aprirli. La congiuntivite che invece può essere causata dal Covid 19 è riconducibile a quelle virali.

Riconoscerle non è difficilissimo, quella virale colpisce un occhio solo che non diventa rosso fuoco ma rsta rosato.  Inoltre, non c’è la secrezione che appiccica la palpebra. Un’altra caratteristica è poi l’ingrossamento del linfonodo cosiddetto retroauricolare, a livello della mandibola, sempre dalla parte dell’occhio che si è arrossato.

Il ruolo degli occhi nella diagnosi

Se ho il virus sulla mano, non vuol dire che poi passa attraverso la pelle: la mano è solo un meccanismo di contagio. Se invece vado a toccare le parti sensibili, come le mucose appunto, lì avviene la trasmissione. Ed è per questo che dobbiamo lavarci le mani, perché così diventano sterili e il pericolo di contagio non esiste.

Ecco perché non bisogna sfregarsi gli occhi senza lavarsi le mani e perché la congiuntive può essere tra i primi sintomi del covid.

Redazione Salute

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