Boiron intervien sull’ omeopatia

boiron e l' omeopatia

Al giorno d’ oggi sono sempre di più le persone che vogliono allontanare la medicina dalla loro vita e vogliono invece usare la Natura per curare varie patologie.

Ci sono casi però in cui bisogna stare molti attenti. Proprio nei giorni scorsi infatti si è molto parlato di quel bambino di soli 7 anni che è morto per un otite curata con l’ omeopatia. Certo questo è un caso estremo ma c’ è un filo molto sottile tra la medicina e l’ omeopatia e si rischia davvero molto se non lo si rispetta.

A questo proposito Christian Boiron, direttore del Gruppo Boiron ovvero l’ azienda leader dell’ omeopatia, fa alcune affermazioni riguardo questa mania di curare anche l’ impossibile con la Natura.

Lui dichiara di fare uso di medicinali e di averli prescritti e somministrati anche ai suoi figli e parenti. Ha detto infatti che ogni cosa ha la sua cura e le cose che non possono essere curate solo con la Natura è giusto che vengano affrontate con le medici adatte, ovviamente senza farne abuso.

Riguardo la vicenda del bambino morto a causa dell’ otite afferma che ogni anno ci sono altre morti del genere ma nessuno ne parla, e che se la cura non fosse stata omeopatica probabilmente anche in questo caso nessuno ne avrebbe parlato. Poi dice di non sapere bene se la colpa sia stata una negligenza medica o dei genitori quindi ha preferito non esporsi troppo.

Ha poi dichiarato che è molto importante affidarsi ad un buon medico il quale deve essere in grado di capire le necessità della persona in base alla sua patologia o problema. È importante infatti non prendere troppi medicinali quando non è strettamente necessario. Afferma poi che la cura certa è possibile grazie ad una interazione tra medicina che può essere omeopatica o no e la sinergia.

Ovvero ad esempio molti non tollerano la radioterapia o la chemioterapia ma a volte purtroppo è totalmente necessaria, ma l’ omeopatia può collaborare con la medicina e aiutare il paziente a sopportare meglio le cure ed i dolori.

Insomma la cosa migliore sarebbe una collaborazione tra i due rami medicinali. Non dovrebbe esserci una divisione o un conflitto ma l’ obiettivo comune deve essere il benessere delle persone e per questo la collaborazione potrebbe fare miracoli.

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