Il caso Sarahah

sarahah

In questi anni la tecnologia e soprattutto internet sono ormai centro di ogni singola cosa.

Ormai tante procedure si fanno solo online, ma non solo ormai anche la vita dei tutti i giorni viene spiattellata nel vari social network.

Ormai non si chiede più il numero di telefono ma si chiede se si ha facebook, twitter o instagram. Insomma in un mondo in cui la vita online diventa sempre più ampia non si può non parlare ed approfondire di una delle ultime tendenze dell’ estate.

La tendenza di cui vogliamo parlare prende il nome di una nuova app, ovvero Sarahah.

Sarahah non è altro che un piattaforma in cui si crea un proprio profilo, qui tutte le persone ti possono scrivere quello che vogliono in maniera anonima.

Quindi non si sa chi scrive e non si può rispondere. Successivamente si può decidere se pubblicarli su facebook oppure se mantenerli privati.

Insomma, un’ arma a doppio taglio in quanto questo permette sia di poter esprimere sentimenti positivi e giudizi positivi che magari non si avrebbero il coraggio di dire di persona ma permette anche di esprimere sentimenti e giudizi molto negativi con la forza dell’ anonimato.

Inizialmente Sarahah era stato ideato per permettere ai vari impiegati di un’ azienda di esprimere le loro opinioni su dirigenti e altri settori in maniera onesta ma poi la cosa è sfuggita di mano e ora sta diventando quasi virale.

Le persone a quanto pare vogliono sapere cosa gli altri pensano di loro e usano questa app per farlo. Certo può anche essere utile ma i commenti negativi che ne escono a volte sono davvero pesanti. Insomma è un fenomeno da tenere sotto controllo e da valutare molto attentamente.

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