Addio ai giorni della merla

I giorni della merla sono appena passati.

I giorni più freddi dell’anno, o almeno così si dice, sono solo un ricordo per questo 2019 e chissà se sarà vero che, da ora in avanti, le temperature saranno meno rigide.

A dire il vero, il mese di febbraio è sempre stato caratterizzato da temperature piuttosto basse e da precipitazioni nevosi anche a bassa quota, ma i vecchi detti hanno sempre un fondo di verità.

I giorni 29, 30 e 31 gennaio sono chiamati giorni della merla ed hanno una storia dietro che cambia da regione a regione.

Ogni regione ha anche i suoi modi di festeggiarli ed onorarli.

Proviamo a scoprire insieme cosa è stato messo in tavola nei tre giorni appena trascorsi nei diversi luoghi italiani. Un vero viaggio nella tradizione azzurra.

  • Piemonte e Lombardia. Il piatto d’obbligo è il riso di luganega, sia con che senza zafferano. Semplice, saporito e molto energetico.
  • Cremona. Qui invece, nei giorni scorsi, è apparso il piatto fatto da polenta e ciccioli. Una vera goduria per ogni palato. A pochi km da Cremona invece ecco la polenta viene accompagnata da baccalà.
  • Marche. Anche qui la polenta regna sovrana, ma questa volta è accompagnata da un sugo bello denso fatto di pomodori e uccelletti. Altra alternativa è quella di mettere insieme alla polenta delle costine di maiale.
  • Liguria. Qui invece regnano i ceci in zimino, ovvero con soffritto di verdure, funghi, bietole ed aglio.
  • Umbria. In questa regione invece troviamo un dolce tipico dei giorni della merla, ovvero il ciambellone fatto da ingredienti semplicissimi e dal gusto davvero casalingo ed antico.

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