Castagne: attenti a quelle matte

L’autunno è nel pieno del suo vigore e lo si vede ormai da tantissimi particolari: i colori della natura che stanno cambiando, le temperature più fredde, le giornate più corte ed i tanti stormi di uccelli che volano e migrano verso luoghi più caldi.

Ecco, che con questa stagione, arriva anche la famosa raccolta delle castagne, d’altronde è una vera tradizione infilare gli scarponi e procedere tra gli alberi a raccoglierle. Bisogna dire, però, che bisogna fare grande attenzione a riguardo perché non tutte sono commestibili.

Infatti, vi sono due tipologie che si assomigliano moltissimo:

  • le castagne
  • le castagne dell’India, ovvero il frutto dell’ippocastano

Le due sono molto simili: stesso colore, stessa forma, stesso riccio ma, se la prima è buonissima da mangiare, la seconda è invece molto pericolosa in quanto può dar vita ad una vera intossicazione con vomito e diarrea piuttosto importanti.

Come distinguerle?

Il riccio della castagna velenosa è di colore verde ed ha punte distanziate e corte. Inoltre contiene sempre e solo un unico frutto.

Il riccio della castagna commestibile, invece, ha una forma più ampia. è di colore marrone ed ha punte più lunghe e fitte.

Piccoli dettagli ma che possono salvarti da tanti dolori.

Infatti, si conta che ben l’11% delle intossicazioni alimentari derivino proprio dallo scambio tra le castagne classiche e le castagne dell’ippocastano.

In caso di dubbio sempre meglio chiedere ad un esperto o lasciarle lì dove sono.

Con l’alimentazione non si scherza e sarebbe un vero peccato rovinare una bella scorpacciata finendo dritti in ospedale.

Castagne si, ma solo quelle buone.

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