Formaggi con i vermi: più di quelli che si pensa

Abbiamo già più volte parlato di come dal 1 gennaio 2018 la normativa europea permetta la commercializzazione degli insetti nel campo alimentare. Abbiamo però anche sottolineato come in Italia la normativa abbia delle regole ben precise.

Ma lo sapevate che in realtà in Italia già mangiamo qualcosa con gli insetti da moltissimo tempo? Ebbene si, stiamo parlando del famoso formaggio Casu Marzu di origini sarde e che ha proprio la caratteristica di avere i vermi. Infatti il Casu Marzu è un formaggio caprino che è colonizzato dalle larve della mosca del formaggio chiamata anche mosca casearia.

Ma cari italiani il Casu Marzu non è l unico formaggio fatto dai vermi. Ad esempio il pecorino Marcetto o Cace Fracene dell’ Abruzzo. Non dimentichiamo poi il Casu Punt del Molise. Sempre al sud ancora il Casu du Quagghiu della Calabria. Ma anche al nord ne troviamo molti, come principio possiamo citare il Bross Ch’a Marcia della regione Liguria oppure il Gorgonzola con i grilli dell’ Emilia Romagna. Ma anche la buonissima Robiola Nissa a Piacenza, ma la lista non è ancora finita. Basta pensare al Santarello di Udine.

Ma perché si chiamano formaggi con i vermi? L’ abbiamo già accennato prima. La mosca casearia attacca qualsiasi tipo di formaggio. Durante la stagionatura la mosca penetra e rilascia le sue uova. Queste uova si trasformano in larve che cibandosi del formaggio lo trasformano in una crema un po’ piccante. Una volta che si taglia però le larve devono essere ancora vive altrimenti è da buttare.

Nell’ antichità quelli con i vermi venivano buttati. Un giorno però per errore venne mangiato e si notò come avesse un gusto un po’ piccante davvero gustoso e particolare. Da li nacque il formaggio con i vermi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *